L'Incubo senza fine. Notizie dal web:
Alcune notizie prese dal web dove si testimonia la continua attività sismica nel luogo.
Gruppo che si occupa dell'organizzazione della festa. Ne fanno parte persone "circa otto a secondo delle disponibilità individuali", delle frazioni interessate e rimane in carica per tre anni.
Dal 2011 abbiamo iniziato ad inserire i nomi dei partecipanti "se avete i nomi degli anni precedenti potete inviarli tramite Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'ABBAZIA
L'abbazia della Madonna In Pantanis fu costruita tra l'XI e la prima metà de XII secolo; infatti in una "breve" di del 1153 viene riportata "...S Mariae in Pantano". Fu ristrutturata nel 600 e nel settecento; del 1616 è l'intervento architettonico decorativo dell'altare maggiore (di influenza napoletana) dedicato alla Vergine e da 10 canonici dell'epoca. Una lapide in marmo nero ricorda i canonici che fecero quell'intervento: fra i cognomi di quei canonici, numerosi sono ancora presenti fra gli abitanti della valle: Cassiani, Ottaviani, Capograssi, Abrusca, Ricci, Graziosi, Mari. L'interno della chiesa è a tre navate, divise da pilastri cruciformi; ha un transetto e un'abside quadrangolare; presenta altari laterali. La facciata è a tre portali ed è caratterizzata da un originale leggera balconata creata verosimilmente per l'esposizione della reliquie. Nella chiesa esiste il mausoleo dedicato al Beato Domenico. L'abside è occupata da un coro in noce, il sito, come il nome chiaramente indica, era sicuramente al limitare di un pantano, in quelli che dovevano essere i resti del lago che occupava la valle (cfr affresco chiesa di S. Giovanni Paganica) . Che la chiesa sia stata importante lo conferma il fatto che il 14 luglio 1705, Papa Clemente XI, con un "breve" che si conserva nella chiesa collegiata di S. Maria Assunta in Montereale - " concede in perpetuo l'Indulgenza Plenaria a tutti i fedeli che visiteranno la chiesa di S. Maria in Pantanis, nel giorno della Festa dell'Assunzione, dei primi vespri sino alla caduta del sole del giorno sudetto, pregando per la concordia dei cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l'esaltazione della Santa Chiesa Cattolica".
All'interno della chiesa si conserva una importante pittura su tavola della Madonna Del Latte, di autore ignoto, del secolo XIII, ora conservata al Castello Cinquecentesco di l'Aquila, ove ha sede il Museo Nazionale d'Abruzzo tanto è importante questo dipinto che è stato recentememete scelto per la foto di copertina di una Edizione Palombi di Roma, sul Museo Nazionale d'Abruzzo, come dire che questa opera è ben rappresentativa di tutta l'arte abruzzese. Questa preziosa tavola pittorica viene riportata ogni anno sotto scorta - alla Chiesa d'origine in occasione delle celebrazioni di metà agosto, molto sentite fra gli abitanti della valle.
Ancora all'interno del Santuario, si trovava l'opera"Madonna Incoronata e Sposalizio Mistico di Santa Caterina da Siena". Questa opera, anch'essa spostata, per motivi di sicurezza nel Museo Nazionale d'Abruzzo al Castello Cinquecentesco. Si tratta di un dipinto su tavola, di matteo da Campli, del secolo XV..
In quella ricorrenza vi è l'esposizione delle importantissime reliquie di numerosi Santi e Martiri ancora custodite; alcuni anni addietro gran parte delle reliquie sono state rubate; citiamo da quanto fornitoci dalla parrocchia di S. Maria Assunta, l'elenco delle reliquie che vengono esposte alla Madonna In Pantanis, per ciascun reliquiario:
A fianco dell'Abbazia, adagiato ai piedi di una collina, si trova il cimitero di "Collicchio" cui fanno riferimento sia Montereale che numerose frazioni
Testo realizzato con la collaborazione di Luisa Capriotti
Nel quarto di Santa Maria, si comprendono
le "VILLE"(228 fuochi - "Famiglie"):
Cavallari 4, Colle Cavallari 7, Cavagnano 7, (ndr Marignanettu e S. Maria in Pantanis non erano citati), Paco 7, (Rovagnano non era citato), Aglioni 9, Colle Noveri 5, Paterno 6, Aringo 51, S. Lucia 26, Poggio Cancelli 80.
Cavallari: (836 slm, 39 ab.) i cui abitanti, come ricorda il nome, erano famosi per l'allevamento dei cavalli; nei pressi del paese una bella cascata, in una vallata suggestiva.
Colle Cavallari:ebbe origine dalle antiche famiglie Merilli e Sacchi.
Cavagnano: (861 slm 34 ab) trae il suo nome dalla concavità del luogo. Il paese è stato edificato con caratteristici vicoli, intorno ad una sorgente, la cui acqua veniva raccolta in un vecchio pozzo. vi è una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, festeggia il 17 agosto.
S. Vito: (853 slm, 27 ab.): ebbe origine dai discendenti del distrutto piè di Castello. Dietro il paese vi è un piccolo mulino ad acqua, con lo stemma di Montereale; merita una citazione il Palazzo palmieri, recentemente restaurato.
Cesariano: belle villette oggi sono state edificate in questa piccola frazione, nella quale vi è anche un allevamento di cavalli ed esistono (cosa ormai rara nel 2008) alcuni asini.
Marignano: (8827 slm 22 ab) con la più piccola Marignanettu, dal nome del fondatore. Nei pressi di Marignano sorge la frazione MADONNA IN PANTANIS, che anticamente contava 15 abitanti, fra i quali la famiglia del guardiano del cimitero e quella di un mugnaio; infatti nelle vicinanze della chiesa vi sono ancora i resti di un vecchio mulino ad acqua.
Testo realizzato con la collaborazione di Luisa Capriotti
L'Incubo senza fine. Notizie dal web:
Alcune notizie prese dal web dove si testimonia la continua attività sismica nel luogo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_dell'Aquila_del_1703
Terremoto di L'Aquila del 1703
Montereale, epicentro del terremoto. Distrutto dal sisma del 1703 FOTO E VIDEO
Prosegue lo sciame sismico tra Montereale (L'Aquila) e Borbona (Rieti) ai confini di Lazio e Abruzzo. Nella zona, nelle ultime ore, sono stati registrati tre eventi strumentali percepiti anche dalla gente. Dopo le due scosse nella mattinata, entrambe di magnitudo 2, un nuovo evento di magnitudo locale 2.9 - secondo quanto riportato dall'European-Mediterranean Seismological centre (Emcs) - e' stato rilevato a 3 chilometri da Montereale alle 15.27.
L’INGV dedica un report alla sismicità dell’area di Montereale. "L’area compresa tra Montereale e Cittareale è inserita nella zona a maggiore pericolosità sismica del nostro paese. Ciò deriva – si legge – dalla sua storia sismica, caratterizzata da importanti terremoti, dalle analisi geodetiche, che individuano l’area in una zona a deformazione attiva, e dalla presenza di importanti strutture sismogenetiche attive. La storia sismica dell’area è segnata dai due grandi terremoti del 1703. Le due forti scosse del 14 Gennaio e del 2 Febbraio 1703 sono avvenute immediatamente a nord e a sud dell’area interessata dalla sequenza in atto. La grandezza dei due eventi è stata stimata attraverso analisi macrosismiche e indicano una magnitudo pari a 6.8 e 6.7 per gli eventi rispettivamente del 14 Gennaio e del 2 Febbraio, magnitudo sensibilmente maggiori rispetto al terremoto del 6 Aprile 2009.................http://www.mpl.it Movimento per L'aquila
In terremoto di magnitudo (Ml) 3.6 è avvenuto stamattina alle ore 09:12:52 italiane (07:12:52 31/Ago/2010 - UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dei Monti Reatini.
I Comuni prossimi all’epicentro sono stati Borbona, Cagnano Amiterno e Montereale. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.
dal sito della protezione civile http://protezionecivilenews.info/archives/1435
Continua l’allerta delle istituzioni e degli amministratori sulla situazione che si è creata dopo che nell’ambito dello sciame sismico nella zona del comune di Montereale si sono registrate numerose scosse, alcune anche di entità preoccupante. Stamani in Prefettura è proseguito il continuo monitoraggio della situazione con il prefetto, Giovanna Iurato, in contatto continuo con i sindaci dell’Alta Valle dell’Aterno e con le forze dell’ordine. Nel pomeriggio, su iniziativa della Protezione Civile regionale potrebbe essere montata in uno spazio del territorio di Montereale una tensostruttura attrezzata per favorire l’aggregazione delle persone soprattutto nelle ore notturne. Infatti nelle ultime due notti nei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno moltissime persone hanno dormito all’interno delle proprie auto. La paura e l’incubo di una scossa forte, peraltro non esclusa dagli esperti sentiti nella giornata di ieri, è tornata anche nel capoluogo dove molte persone hanno mostrato preoccupazione e paura. Anche nell’ufficio del Commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, c’é la massima allerta anche in questo caso i contatti con le forze dell’ordine e le istituzioni sono continui.
http://www.improntalaquila.org/2010/09/01/articolo9517/
Montereale: chiuse tutte le chiese a causa delle continue scosse A Montereale il Commissario prefettizio inviato dalla Prefettura dell’Aquila ha disposto la chiusura di tutte le chiese del territorio comunale. Tutte le messe sarann celebate all’aperto compresa quella dell’Assunta di domani 15 agosto. La decisione ha suscitato preoccupazione, non solo tra gli abitanti e i residenti turisti che in questo periodo affollano le località abruzzesi anche in seguito alle continue scosse sismiche, le ultime due avvertite dalla popolazione appena ieri.La sequenza sismica, o la prosecuzione dello sciame culminato il 6 aprile 2009, colpisce una zona epicentrale tra Montereale, Borbona, Cittareale, Cagnano Amiterno e Capitiginano. Il fenomeno è tenuto d’occhio dagli esperti, che tuttavia non emettono giudizi nè comunicati, temendo conseguenze. Nessuno parla di allarme o di altre situazioni capaci di generarlo. Viene ribadito che nessun terremoto è prevedibile, ma c’è chi si rifà alla storia sismica dell’area, più volte interessata in passato da sismi rilevanti. La prima misura di prudenza, quindi, è stata chiudere le chiese, che tuttavia non sono certamente i soli edifici non antisismici o storici o semplicemente vecchi e antichi in cui si riuniscono più persone. La paura è tornata nella zona di Montereale e nei dintorni.
(da Abruzzo24ore.tv) A Montereale il commissario straodinario del Comune aveva disposto alcuni giorni fa la chiusura delle chiese del paese. Poi a seguito della vibrante protesta del parroco e di non pochi paesani, l’ordinanza è stata limitata solo alle chiese e luoghi pubblici già inagibili.
C’è chi però a seguito delle scosse più udibili a Montereale e frazioni, dorme in macchina, in particolare coloro che vivono in una delle tante vecchie case in pietra non a norma anti-sismica del paese, e forse indebolite dalle tante scosse............http://www.6aprile.it/media/video/2010/08/21/video-montereale-case-insicure-abitate-mentre-la-terra-trema.html
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Visto che nessuno delle amiche e degli amici ha voluto accompagnarmi, sono andato comunque, da solo a fare un giro in un "tranquillo weekend di paura".
E, dato che la Vespa del giornalismo pubblico italiano preferisce il Campiello ai piccoli Campi di accoglienza che si stanno allestendo a scopo precauzionale nella sua terra, decido di andare a fare io un breve "volo" per vedere quello che da giorni qui a L'Aquila si sa: cioè che stanno mettendo su tende, tendoni e tensostrutture nei comuni interessati da questo nuovo sciame sismico, per rendermi conto di persona.
Prima tappa è Montereale: Qui ci sono due punti di accoglienza, uno nella frazioneMadonna in Pantanis, l'altro nei pressi della Residenza SanitariaAssistenziale della ASL 4 di L'Aquila................................
Arrivando al primo, quello posto nella frazione di Madonna in Pantanis, trovo un furgoncino Unità Operativa Mobile della Protezione Civile di Teramo, con tre volontari che stanno preparando l'interno e l'esterno di un tendone beige targato Ministero dell'Interno
Notizie dal web di Fiammetta Ricci
Cesariano: belle villette oggi sono state edificate in questa piccola frazione, nella quale vi è anche un allevamento di cavalli ed esistono (cosa ormai rara nel 2008) alcuni asini
Marignano: (8827 slm 22 ab) con la più piccola Marignanettu, dal nome del fondatore. Nei pressi di Marignano sorge la frazione MADONNA IN PANTANIS, che anticamente contava 15 abitanti, fra i quali la famiglia del guardiano del cimitero e quella di un mugnaio; infatti nelle vicinanze della chiesa vi sono ancora i resti di un vecchio mulino ad acqua.
Cavagnano: (861 slm 34 ab) trae il suo nome dalla concavità del luogo. Il paese è stato edificato con caratteristici vicoli, intorno ad una sorgente, la cui acqua veniva raccolta in un vecchio pozzo. vi è una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, festeggia il 17 agosto.
====>>FOTO 2010<<====
Cavallari: (836 slm, 39 ab.) i cui abitanti, come ricorda il nome, erano famosi per l'allevamento dei cavalli; nei pressi del paese una bella cascata, in una vallata suggestiva.
S. Vito: (853 slm, 27 ab.): ebbe origine dai discendenti del distrutto piè di Castello. Dietro il paese vi è un piccolo mulino ad acqua, con lo stemma di Montereale; merita una citazione il Palazzo palmieri, recentemente restaurato.